Occhi ed orecchie ovunque.

Autoconclusiva

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  1. Finarfin Arafinwë Finwë
     
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    L'organizzazione del Re delle terre dell'Ovest era invidiabile a tutti, praticamente.
    -Terzo figlio di Finwë, il minore dei fratellastri di Fëanor e quello dal carattere più pacifico; restò in Aman dopo l'Esilio dei Noldor e regnò in Tirion su quel che rimaneva del suo popolo. Unici tra i principi Noldorin, egli e i suoi discendenti avevano capelli dorati, retaggio di sua madre Indis, che era un'Elfa Vanyar. Partecipò alla Guerra d'Ira e in seguito ritornò in Valinor, dove presumibilmente regnerà su Tirion per il resto della storia di Arda. È anche padre di Galadriel, Finrod Felagund, Aegnor, Angrod e Orodreth.-
    L'elfo aveva avuto molto tempo per apprendere le varie arti del comando, sopratutto quella della guerra. Mentre il suo esercito si rinfoltiva di sempre più truppe e navi, il re delle bianche rive valutava e calcolava tutte quelle che potevano essere le manovre contro gli esseri oscuri che trovavano rifugio ad Est, nella terra di mezzo ed anche nei d'intorni di queste.

    Gli stendardi dei servi fedeli ai Valar svettavano e le truppe delle terre immortali giungevano con frequenza praticamente settimanale, radunando un imponente esercito che poteva fronteggiare quasi tutte le minacce che il mondo avrebbe potuto mettere davanti a loro. Elfi addestrati alla guerra, fanti, cavalieri e lancieri di eccezionale talento ed abilità. Marinai formidabili sopra bianche navi di legno ed argento. Arcieri che potevano abbattere frecce su frecce contro nemici tanto sciocchi da credere che uno scudo potesse bastare contro le punte argentate dell'Ovest.
    Una forza d'invasione vera e propria, perché nella mente del Re degli Elfi non vi era la semplice idea di fare da osservatore, bensì egli avrebbe agito per il bene delle sue forze e per il bene del mondo che egli tanto amava.
    Ma la forza non era tutto, come il nemico era scaltro e codardo anche lui avrebbe dovuto agire d'astuzia, per non mandare al massacro quasi ventimila guerrieri elfici. In oltre il numero era destinato ad aumentare ancora.

    Finarfin osservava i rapporti delle sue spie e dei suoi informatori, in oltre anche grazie a Galadriel, sua figlia, era possibile vedere alcune cose che accadevano nella Terra di Mezzo.
    Finalmente i tempi erano propizi per un suo viaggio verso Gondor, ma in aggiunta a ciò vi erano altre notizia, molto preoccupanti.
    I Monti Gialli stavano per portare la loro guerra civile verso la fine. Cosa poteva significare questo? Un Re folle che aveva deciso di fare la guerra ai suoi simili viene deposto? A che pro? Solo per il bene della nazione oppure vi era altro sotto? Sopratutto quanto avrebbe dovuto e potuto fidarsi della progenie di quell'essere immondo?
    No ... la situazione non andava ignorata. Egli non aveva dimenticato che nella seconda era i nani dei Monti Gialli avevano preso parte alla guerra sotto il vessillo di Sauron, l'aborrito.
    Solo uno stupido avrebbe dimenticato simili cose.

    << Quindi dimmi tutto soldato, non trattenerti.>>

    <<-I figli di Borin II Piediroccia lo hanno tradito, dentro la città vi è una lotta senza quartiere. Si contano più o meno due legioni fedeli al re più i guerrieri di Harad.->>

    << Assai ben pochi rispetto ai veri numeri di quel popolo, cosa hanno i nemici della corona invece?>>

    <<-Molti più alleati mio signore e molti più numeri. Thrain III conta cinque legioni, vi sono due legioni di guerrieri Rossi, ed una di Oltremare.>>

    << Oltremare, capisco... avranno i loro motivi per sostenere quel pazzo del figlio, forse è più controllabile, oppure li tiene in pugno. Chissà...>>

    Si grattò il mento, per poi scuotere il capo e lasciar perdere quella follia di situazione.

    << Dunque che si massacrino tra loro ....>> Disse alla sua spia << ... ma non lasciamo all'arroganza il lusso di deviarci dalla visione reale nemmeno per un secondo. Questi nani sono sempre stati una minaccia e quindi io li terrei sotto controllo ora più che mai.
    Non interverremo in questa guerra, ma staremo attenti ai loro movimenti, così come sicuramente qualcuno sta già osservando i miei. Questo sarebbe ciò che farei io ... e sia cento volte maledetto lo stolto che non lo fa.>>

    Il Re mandò via il suo guerriero e decise di andarsi a preparare per fare visita ad Aragorn, re Elessar. Noto era per la sua saggezza ed il signore dei Nordor non se lo sarebbe lasciato sfuggire come alleato.
    I tempi erano propizi per proporre una nuova alleanza. Ombre si muovevano alle loro spalle ma non lo avrebbero permesso questa volta. Non più.
    Con il favore delle tenebre egli parti, solo la figlia sapeva per dove, agli altri era stato detto di affidarsi ai generali per la gestione delle varie faccende organizzative.

    Edited by Finarfin Arafinwë Finwë - 15/2/2019, 19:10
     
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